De Cecco pensa alla Borsa e ci vuol andare con Rothschild

Il Pastificio De Cecco prosegue il suo cammino verso la quotazione a Piazza Affari. Un nuovo step riguarda la nomina dell’advisor che è stato individuato in Rothschild.
Il gruppo più volte ha pensato alla quotazione, ma l’Ipo è sempre stata rinviata. Questa volta, però, le condizioni, aziendali e soprattutto di mercato, sembrano sicuramente più favorevoli e una decisione definitiva potrebbe essere presa entro aprile in occasione dell’assemblea annuale dei soci.
Per quanto riguarda il partner bancario la scelta si starebbe orientando o su Unicredit o su Credit Suisse.
In vista dellì’Ipo il Gruppo di Fara San Martino (CH) procederà anche a una ristfrutturazione interna. Attualmente i tre top-manager sono espressione della famiglia: il presidente Filippo Antonio De Cecco e i due amministratori delegati Saturnino e Giuseppe Aristide. I colloqui con le banche sarebbero già iniziati da qualche mese.
Come auspicato dal presidente Filippo Antonio De Cecco, i proventi dell’Ipo potrebbero consentire al gruppo di espandersi negli Stati Uniti sulla scia di un business plan molto aggressivo.
De Cecco, che oltre alla pasta produce anche olio d’oliva, passata di pomodoro e riso, nel 2016 ha registrato un aumento dei ricavi del 5,7% a 448 milioni. Gli utili core sono saliti del 18% a 49 milioni. Ora il piano prevede un’ulteriore spinta sull’internazionalizzazione.

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