Assitol chiede tutele per il biodiesel italiano

L’Italia, insieme al  Comitato Europeo per il biodiesel, chiede ufficialmente alla Commissione Ue di ripristinare i dazi sull’import di biodiesel dall’Argentina. Lo rende noto il Gruppo biodiesel di Assitol, l’associazione che rappresenta il settore, aderente a Confindustria.

Nel settembre dello scorso anno, Bruxelles ha deciso di ridurre i dazi sull’import argentino, fortemente finanziato da sussidi governativi. Ciò ha reso molto più conveniente il biodiesel proveniente dall’Argentina, che può contare sul supporto dello stato all’esportazione di prodotto finito, e raggiungere quindi il mercato europeo ad un prezzo estremamente basso rispetto a quello di produzione locale.
“Impossibile competere con prezzi più bassi di quelli delle materie prime – ha dichiarato Andrea Carrassi, direttore generale di Assitol. Si tratta di una pratica commerciale scorretta. Ecco perché chiediamo che si attivino dazi provvisori più alti, entro il mese in corso, per impedire la crisi già in atto delle aziende del settore”.
Negli ultimi dodici mesi, la riduzione dei dazi sulle importazioni di biodiesel argentino ha messo in seria difficoltà il comparto: secondo un’indagine svolta dalla stessa Commissione UE, il differente regime fiscale tra biodiesel argentino e quello europeo ha creato una situazione distorsiva del mercato, che ha penalizzato l’intero comparto. Per questa ragione, ha sorpreso la proposta della Commissione di prendere altro tempo per capire se un innalzamento dei dazi sia la risposta più giusta agli interessi della UE. “In assenza di dazi – è l’allarme di Joern Schneider, presidente del Gruppo biodiesel di Assitol – un intero settore economico rischia il collasso”.
L’Associazione ricorda in tal senso che il biodiesel prodotto dalle aziende italiane ha rivitalizzato la tradizione agricola nazionale, poiché deriva dalla lavorazione di semi oleosi, sottoprodotti animali e oli esausti e, a differenza di quello argentino, non-OGM. Inoltre il settore ha effettuato recentemente importanti investimenti industriali per sviluppare la produzione di biocarburanti avanzati, in linea con la normativa europea.

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