Unaitalia: Forlini nuovo presidente
Antonio Forlini è il nuovo presidente di Unaitalia, l’associazione di riferimento del mondo avicolo. Lo ha eletto l’assemblea dell’organizzazione che ha rinnovato i propri vertici. Forlini, che succede a Aldo Muraro, è nato a Teramo 58 anni fa. Ha una laurea in Giurisprudenza e un master MBA alla Bocconi di Milano. Dal 1996 è dirigente del Gruppo Amadori, nel quale ha ricoperto il ruolo di direttore del Personale, Sistemi e Controllo e attualmente è Consigliere di amministrazione in diverse società del gruppo nelle quali si occupa in esse di Internal Auditing. Forlini inizia il suo mandato affiancato alla vicepresidenza da Mario Crescenti (a.d. Avicola Alimentare Monteverde), Giovanni Fileni (presidente Gruppo Fileni) e Mario Veronesi (presidente Veronesi Holding S.p.a.).
Forlini inizia il suo mandato affiancato alla vicepresidenza da Mario Crescenti (a.d. Avicola Alimentare Monteverde), Giovanni Fileni (presidente Gruppo Fileni) e Mario Veronesi (presidente Veronesi Holding S.p.a.).
L’assemblea di Unaitalia ha fatto anche il punto sullo stato del comparto delle carni bianche nel nostro Paese. Nelle abitudini di consumo alimentare, sempre più orientate alla scelta di prodotti ad alto contenuto di servizio, con garanzie di qualità, sicurezza e con un occhio alla salute, la carne bianca ha scalato i gradini delle preferenze degli italiani, che affermano di aver aumentato i consumi di pollo e tacchino del 24% negli ultimi cinque anni. E’ quanto emerge dall’indagine Ipsos presentata nel corso dell’assemblea. A confermare la preferenza per queste carni è anche l’analisi sui dati di consumo e produzione di Unaitalia, secondo cui nel 2017 i consumi complessivi sono rimasti sostanzialmente stabili, poco al di sotto dei 21 Kg pro-capite l’anno, con un +0,7% segnato dal segmento del pollo; risultato che consolida la crescita degli ultimi anni, dopo il +2,4% registrato dai consumi avicoli nel 2016. Il settore d’altra parte continua a creare valore: 5,85 miliardi di euro di fatturato nel 2017, in crescita rispetto al 2016 di circa il 7%.
Con 18.500 allevamenti (di cui 6.400 professionali), che impiegano 38.500 addetti, la filiera avicola italiana rappresenta un modello per la zootecnia nazionale. Proprio con l’obiettivo di evidenziare il ruolo di un settore che mantiene forti radici agricole e valorizzarne il grande capitale umano.