MangiarsanoGerminal scelto da Commissione Ue come esempio per il Programma bio

MangiarsanoGerminal, gruppo di riferimento nel settore biologico, in cui lavora da 40 anni, e in particolare in quello dei prodotti dolciari e salati da forno e freschi bio e “free from”, ha rappresentato il mondo delle imprese europee del comparto alimentare organico davanti ad una delegazione della direzione Ricerca e Sviluppo della Commissione europea. Il Gruppo di Castelfranco Veneto è  stata l’unica realtà italiana ad essere selezionata come case history per questo incontro decisivo per il futuro del settore. Infatti la Commissione Europea in queste settimane è concentrata nella definizione del prossimo Framework Programme for Research & Innovation, che ha lo scopo di stabilire gli obiettivi e i parametri per elargire i fondi per la ricerca nel settore biologico negli anni 2021-2028: la Commissione europea depositerà la propria proposta legislativa al principio di Giugno 2018. Proprio per questo motivo ha avviato un giro di consultazioni con gli stakeholders, per poter fotografare lo stato dell’arte e stabilire le priorità di intervento. L’IFOAM, l’organizzazione internazionale che riunisce gli operatori del mondo organico (1000 affiliati in 120 paesi), ha scelto proprio il Gruppo MangiarsanoGerminal come realtà modello del biologico europeo.

Nicola Facchinelli, Responsabile Qualità e Sviluppo di MangiarsanoGerminal ha partecipato all’audizione davanti a quattro delegati della Commissione, Wolfgang Burtscher, Vice Direttore Generale Ricerca e Sviluppo della Commissione europea, John Bell, Direttore Bioeconomia della direzione Ricerca e sviluppo della Commissione europea, Barend Verachter, capo dell’Unità Agri Food Chain della Commissione europea e Hans-Joerg Lutzeyer, senior expert dell’Unità Agri Food Chain. Ha preso parte all’incontro, inoltre, una delegazione di TP Organics, un società che segue lo sviluppo e l’innovazione nel biologico. L’audizione si è tenuta a Bruxelles, presso gli uffici di IFOAM EUROPA lo scorso 23 aprile e l’intervento di Facchinelli ha riguardato tematiche decisive rispetto alla ripartizione dei fondi per il settore bio europeo.
Facchinelli, durante il suo intervento ha anzitutto parlato di ciò che contraddistingue il gruppo italiano, la forte attenzione data alla sicurezza e alla qualità delle materie prime e del prodotto finito per raggiungere la mission aziendale: nutrire la salute. In concreto, questo si traduce in una meticolosa analisi durante tutte le fasi della produzione (i prodotti del Gruppo sono sottoposti ad una media di 5mila analisi di routine) e soprattutto in una scrupolosa analisi degli allergeni, che ha portato ad esempio l’azienda ad investire – prima realtà nel nostro Paese – sulla coltivazione di avena non contaminata per i prodotti gluten free, puntando anche su sistemi di estirpazione a mano delle germinazioni di grano dai campi, di raccolta e stoccaggio completamente dedicati. Il secondo tema trattato è stato quello della sostenibilità nel mondo dell’agricoltura biologica, argomento su cui la Direzione generale Ricerca e Sviluppo mette molta attenzione. Facchinelli ha raccontato dei rapporti duraturi con i fornitori e di come, ad esempio, i mulini presso cui si serve l’azienda, gli stessi da anni, siano cresciuti in parallelo allo sviluppo del Gruppo. Infine si è toccato il terzo argomento, quello delle etichettature, che secondo l’esperienza acquisita dal Gruppo MangiarsanoGerminal devono essere molto chiare e concise, per consentire ad un consumatore sempre più informato ed attento di potersi orientare in modo semplice e veloce. Facchinelli ha concluso sottolineando l’importanza delle innovazioni costanti del prodotto e delle nuove tecnologie per la ricerca nella crescita del Gruppo MangiarsanoGerminal e in più generale del settore biologico: solo con idee nuove e coraggio imprenditoriale, ma anche con una visione a lungo termine l’agricoltura e la produzione alimentare organica può rappresentare infatti un fattore di sviluppo importantissimo per l’Unione Europea.

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