Tutti contro La Vita in Blu di Auchan

Doveva essere un’iniziativa per segnalare i prodotti alimentari con i migliori valori nutizionali. invece La Vita in Blu promossa dalla catena di supermercati francese Auchan ha solo alimentato proteste sia tra i produttori che tra i consumatori.
Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, dichiara: “Siamo sinceramente allarmati dall’irresponsabile tendenza di alcune catene di distribuzione e aziende multinazionali di scegliere in totale autonomia, secondo regole non condivise, sistemi di valutazione dei prodotti alimentari”. Prende posizione anche Giorgio Calabrese, presidente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare del ministero della Salute: “Sono rimasto esterrefatto. La selezione di Auchan orienta i consumatori verso i prodotti con il bollino blu escludendo molti prodotti della dieta mediterranea, ma sulla base di cosa? Perché non chiedono il parere dei nutrizionisti clinici?”.
Per Centromarca, l’associazione italiana dell’industria di Marca, l’iniziativa presenta varie criticità. “L’iniziativa di Auchan rivela un’elevata discrezionalità, Le informazioni fornite al consumatore non consentono di identificare con chiarezza quali sono i criteri per l’assegnazione dell’evidenziazione a scaffale. Ne risulta una comunicazione incompleta e fuorviante, che confonde e può determinare una distorsione della concorrenza. Quindi non in linea con le prescrizioni del Codice del Consumo, in cui è stabilito che le informazioni devono essere espresse in modo chiaro e comprensibile, tali da assicurare la consapevolezza del consumatore. Per questo abbiamo incontrato i rappresentanti di Auchan ed esposto le evidenze delle nostre analisi. Ora attendiamo un riscontro dal gruppo”.
Perplessi anche i consumatori. il mensile Il Salvagente, sul numero di dicembre, si occupa della questione, in un lungo articolo a firma di Antonella Giordano, dal titolo eloquente: “Se il bollino sul cibo finisce per confondere”. La giornalista analizza prima di tutto la ratio dei sistemi di etichettatura che forniscono, attraverso semafori, colori o altro, indicazioni sugli alimenti da preferire, definendoli “semplicistici”. Nello specifico, rispetto al sistema adottato da Auchan, l’inchiesta rileva la mancanza di spiegazioni, sul sito di Auchan, rispetto ai criteri adottati per la classificazione. L’articolo evidenzia anche alcune contraddizioni, grazie al confronto tra alimenti con e senza bollino blu. “Siamo andati a verificare con mano quali sono i prodotti segnalati da Auchan con il bollino blu, mettendoli a confronto con i loro omologhi, e abbiamo scoperto contraddizioni difficili da digerire per il consumatore. Alcuni prodotti, a cominciare dall’olio extra vergine di oliva e dalla passata di pomodori, presentano in etichetta gli stessi valori nutrizionali. Perché Auchan assegna il bollino a uno piuttosto che a un altro?”