Banca d’Italia: ultima assemblea per Visco che lascia a novembre

“Quella odierna è l’ultima assemblea che presiedo come governatore; il prossimo mese di novembre lascerò la guida dell’Istituto, nel quale feci ingresso nel 1972”. Così questa mattina Vincenzo Visco ha annunciato la sua imminente uscita dalla guida della nostra banca centrale. Visco, che è stato nominato il 1 novembre del 2011, ha rilevato come “nei dodici, intensi, anni da me vissuti al vertice della Banca, importanti cambiamenti sono intervenuti nell’esercizio delle funzioni dell’Istituto”.
Nella sua relazione all’Assemblea dei partecipanti il Governatore ha analizzato l’attuale situazione dell’economia italiana e internazionale mettendo in guardia sugli effetti del rialzo dei tassi.
“La Banca d’Italia si troverà nei prossimi anni a dover fronteggiare risultati lordi negativi, prima che gli utili tornino gradualmente a crescere” questo perchè, ha spiegato, “il rialzo dei tassi di riferimento della Bce ha determinato un aumento immediato del costo delle passività di bilancio”.
“La situazione internazionale continua a essere caratterizzata da una profonda incertezza. Le tensioni geopolitiche e le ripercussioni dell’aggressione della Russia all’Ucraina hanno determinato un rallentamento dell’attività economica globale e contribuito al ritorno dell’inflazione”.
“L’utile residuo per lo Stato sarebbe pari a 1.676 milioni, in aggiunta a imposte di competenza per 1.304 milioni. Negli ultimi dieci anni l’importo cumulato riconosciuto allo Stato sotto forma di utili raggiungerebbe così l’ammontare di 38,2 miliardi, oltre a imposte di competenza per 12,8 miliardi”.
Come ha sottolineato Visco il calo dell’utile lordo è dovuto “a causa soprattutto della contrazione del margine di interesse per 1,5 miliardi e delle maggiori svalutazioni sui titoli valutati al mercato, soprattutto in dollari statunitensi, per ulteriori 1,5 miliardi”.