ALLARME DI CONFCOMMERCIO PER FRENATA CONSUMI
E’ ancora emergenza consumi. A lanciare l’allarme è Confcommercio che stima un calo, ad ottobre, dell’8,1%. Crollano servizi ricreativi (-73,2%), alberghi (-60%), bar e ristoranti (-38%). Il Pil del IV trimestre è previsto in calo di oltre il 4%. Viene pregiudicato, così, il rimbalzo statistico atteso per il 2021.
“Dopo la forte ripresa registrata nel terzo trimestre, periodo che si era peraltro chiuso con alcuni segnali di indebolimento, a partire da ottobre la situazione congiunturale ha conosciuto un rapido deterioramento. Il riacutizzarsi della pandemia e l’avvio delle prime misure di contenimento hanno determinato per molte filiere produttive l’interruzione del lento e faticoso processo di ritorno a una situazione meno emergenziale”, ha spiegato Confcommercio.
Il rallentamento, seppure diffuso, ha interessato in misura più significativa la filiera del turismo, dei servizi per il tempo libero ed i trasporti con riduzioni della domanda che si avvicinerebbero a quelle registrate a marzo.
Il deterioramento del contesto economico, associato all’acuirsi del clima d’incertezza, ha determinato un rapido peggioramento del Pil. Per il mese di novembre si stima una riduzione del 7,7% su ottobre e del 12,1% nel confronto annuo. Le dinamiche registrate negli ultimi due mesi, “a meno di un eccezionale, ma improbabile, recupero a dicembre, portano a stimare preliminarmente una decrescita congiunturale del Pil nel quarto trimestre superiore al 4%”. Queste valutazioni “non comporterebbero modifiche nella dinamica complessiva del Pil per il 2020 (tra il -9% e il -9,5%), grazie a un terzo trimestre decisamente più favorevole rispetto alle stime, ma implicherebbero un’entrata ben peggiore nel 2021, facendo svanire le più ottimistiche previsioni di rimbalzo statistico per l’anno prossimo”.