PIAZZA AFFARI ALLA CORDATA EUROPEA EURONEX
Cambia padrone Borsa Italiana. London Stock Exchange ha accettato la proposta di acquisto ricevuta da Euronext, assieme a Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e Intesa Sanpaolo. L’operazione è dell’ordine di 4,325 miliardi “più un ammontare di contanti che rifletta la generazione di cassa” alla chiusura dell’accordo e verrà chiusa nella prima metà del 2021.
Così Euronext, con l’integrazione di Borsa Italiana, diventerà la prima piazza finanziaria in Europa, con oltre 1.800 società quotate e 4,4 mila miliardi di euro in termini di capitalizzazione aggregata delle società quotate. Inoltre il nuovo gruppo sarà la prima piazza europea per il mercato secondario, con circa 11,7 miliardi di euro di valore azionario negoziati ogni giorno e la prima piazza europea per l’equity financing, con oltre 42 miliardi di euro raccolti nel 2019 dagli investitori per finanziare società in Europa.
L’accordo, che conclude le trattative in esclusiva avviate il 18 settembre scorso, prevede anche che Lse riceva un ulteriore corrispettivo legato alla generazione di cassa registrata da Borsa Italiana fino al perfezionamento del contratto, subordinato però a un’altra operazione.
Lse prevede, infatti, di completare l’acquisto di Refinitiv tra la fine dell’anno e l’inizio del 2021. Da questa transazione dipende anche l’esito della vendita di Borsa Italiana. “L’operazione – sottolinea la società britannica – è condizionata, tra le altre cose, al disinvestimento di Borsa Italiana o di qualsiasi sua parte rilevante (inclusa Mts) come condizione per qualsiasi decisione di autorizzazione della Commissione Europea sulla transazione Refinitiv”.
Lse si aspetta, comunque, che Bruxelles imponga proprio la cessione della società italiana per dare il suo via libera al deal Refinitiv: la firma dell’accordo con Euronext, il via libera della Commissione alla cordata per l’acquisto di Borsa Italiana e altre condizioni autorizzative sono ritenuti “fattori critici” per ottenere il via libera a Refinitiv.
Il gruppo Euronext con l’integrazione di Borsa Italiana prevede di realizzare sinergie al lordo delle imposte di 60 milioni di euro all’anno entro tre anni. Inoltre è previsto che l’operazione faccia aumentare “immediatamente” l’utile per azione. Il gruppo prevede 45 milioni di euro di sinergie di costi correnti lordi “principalmente generate dalla migrazione della liquidità di Borsa Italiana e dei mercati dei derivati verso Optiq, la piattaforma di trading proprietaria di Euronext” e sinergie di ricavi lorde di 15 milioni, generate “dall’introduzione del pool di liquidità unico e dal portafogli ordini unico di Euronext in Italia e dallo sviluppo di un’offerta pan-europea di prodotti derivati”.