CONFINDUSTRIA CHIEDE AL GOVERNO UN GRANDE PATTO PER L’ITALIA
“Un nuovo grande patto per l’Italia”. E’ quello che ha chiesto Carlo Bonomi intervenendo all’assemblea di Confindustria. Un patto che punti tutto sulla produttività “E’ su questo concetto ampio di produttività che si devono concentrare le azioni e le politiche dei prossimi anni, con l’obiettivo di massimizzare il ruolo di motore dello sviluppo del sistema delle imprese e del lavoro, e dare nuova centralità alla manifatture”, ha proseguito Bonomi.
“Servono scelte per l’Italia del futuro. Scelte anche controvento. Serve il coraggio del futuro”, ha detto ancora il leader degli industriali rivolgendosi al premier Giuseppe Conte: “presidente, lei ha detto: ‘se sbaglio sull’utilizzo del Recovery Fund, mandatemi a casa’. No, signor presidente. Se si fallisce, nei pochi mesi che ormai che ci separano dalla definizione delle misure da presentare in Europa, non va a casa solo lei. Andiamo a casa tutti. percepisci il danno per il Paese sarebbe immenso”. E avverte: “Non ce lo possiamo permettere. E’ tempo di una azione comune, oppure non sarà un’azione efficace”.
“Ripeto oggi, signor presidente del Consiglio, quanto ho detto due mesi fa agli Stati generali: il compito che vi spetta è immane, nessuno può e deve sottovalutarne le difficoltà. Il leader di Confindustria Carlo Bonomi si rivolge direttamente al premier Giuseppe Conte, all’assemblea degli industriali: sottolinea che il Paese è “reduce da 25 anni di bassa crescita e bassissima produttività”, e sottolinea che ora serve “un quadro netto di poche decisive priorità”, “strumenti e fini per indirizzare la politica economica e industriale dell’Italia”. E avverte: “Serve una rotta precisa per dare significato complessivo alle misure, e per tracciare la rotta serve un approdo sicuro”.
“In Italia abbiamo afferrato da subito che sarebbe stato impossibile porsi il problema della tutela del tessuto produttivo trascurando la salute delle persona. Lo abbiamo capito sin da quando i lavoratori si sono rifiutati di entrare in fabbrica, e non eravamo ancora al lockdown Abbiamo afferrato un principio fondamentale: non si può tutelare l’economia senza tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini”, ha detto Giuseppe Conte nel suo intervento.