TRE PRETENDENTI PER PIAZZA AFFARI
Chi sarà il nuovo proprietario della Borsa Italiana che London Stock Exchange ha messo in vendita? Varie le cordate che si sono fatte avanti.
La francese Euronext ha presentato una proposta in tandem con Cdp Equity (ossia l’immancabile Cassa Depositi e Prestiti) e Intesa Sanpaolo, ma sul tavolo ci sono anche le offerte di Swiss Exchange, e dei tedeschi di Deutsche Borse.
Naturalmente si dovrà tener conto dei paletti messi dal Governo. “Il mio auspicio – ha detto alla fine della scorsa settimana il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – è che il gruppo Borsa Italiana trovi la sua collocazione strategica all’interno del Mercato Unico e dell’Eurozona, con partner industriali e finanziari che possano sostenere e rinforzare al meglio il progetto di un mercato dei capitali unico a livello europeo, aperto, spesso e liquido, che connetta tutti i mercati e gli ecosistemi locali”.
Il Mef, in un comunicato, ha ricordato anche come, “ai sensi della normativa sul golden power e delle normative di settore sui mercati le offerte saranno oggetto di vaglio da parte del Governo e delle autorità di vigilanza, al fine di assicurare la sana e prudente gestione, la competitività, e la tutela degli interessi pubblici sottesi a tali asset strategici”.
I pretendenti più credibili comuqnue sono francesi e tedeschi.
I francesi sono nella cordatata Euronext-Cdp-Intesa. A livello azionario Cassa depositi e prestiti raggiungerebbe l’omologa francese con una quota dell’8%, mentre l’istituto guidato da Carlo Messina farebbe da contrappeso a Bnp Paribas, che ha una quota del 2,2%. Per quanto riguarda poi i vertici del gruppo all’Italia spetterebbe la presidenza mentre la Francia indicherebbe l’amministratore delegato.
Deutsche Borse, invece, gioca da sola anche perchè vale 3 volte quanto varrebbe Euronext assieme a Piazza Affari