IL GOVERNO RISCOPRE LO SLOGAN “LAVORARE MENO, LAVORARE TUTTI”
Il Governo Conte a trazione grillina procede imperterrito nella sua politica di mutamento dei fondamentali del Paese. E in campo economico l’ultima novità è la riesumazione del vecchio slogan caro a sinistra e sindacato “Lavorare meno, lavorare tutti”.
Infatti una delle ipotesi alle quali lavorano la maggioranza e il governo per il pacchetto Lavoro da inserire nella Legge di Bilancio. è quella di Lavorare meno, a parità di stipendio, per aprire margini a nuove assunzioni con il sostegno dei fondi Ue.
Nelle opzioni allo studio la misura ‘crea-occupazione’ prevede una riduzione delle ore di lavoro garantendo salario invariato con l’ausilio dei fondi europei del programma anti-disoccupazione Sure con l’obiettivo di liberare spazi per nuove assunzioni. Una misura in esame anche in Francia e Germania essendo ‘sponsorizzata’ dallo stesso programma Ue.
Facendo seguito alla richiesta di assistenza finanziaria di uno Stato membro, la Commissione Ue verificherebbe la portata dell’aumento della spesa pubblica direttamente connesso all’istituzione o all’estensione di regimi di riduzione dell’orario lavorativo. In base al programma si possono prevedere misure analoghe anche per i lavoratori autonomi.
Nel caso dell’Italia, se il progetto prendesse corpo, rientrerebbe in una strategia più ampia fatta di altri interventi complementari: innanzitutto rendendo strutturali le decontribuzioni per incentivare le assunzioni. Nel ventaglio delle misure per risollevare il mercato del lavoro dalla crisi innescata dal Covid anche una riforma degli ammortizzatori sociali per creare uno strumento organico, unico. Il tutto andrebbe in un collegato alla Legge di Bilancio da approvare entro metà ottobre in Consiglio dei ministri insieme, possibilmente, al Recovery plan nazionale.