Riso: sì a nuovi dazi sulle importazioni da Cambogia e Myanmar.

“La Commissione europea deve adottare una clausola di salvaguardia per il riso”. Lo sostiene il Copa-Cogeca, più grande lobby agricola della UE, invitando il Collegio dei Commissari ad attivare una clausola di salvaguardia sulle importazioni di riso dalla Cambogia e dal Myanmar.
La richiesta fa seguito alla riunione di ieri del gruppo di esperti della Commissione sul sistema di preferenze generalizzate (il cosiddetto comitato SPG), che non ha preso una decisione. Circa 13 delegazioni hanno sostenuto la proposta, 7 si sono astenute e 8 erano contrarie, esprimendo un “non parere” e lasciando quindi alla Commissione la decisione sul testo.
L’applicazione della clausola di salvaguardia era “della massima importanza per gli agricoltori e l’industria del riso dell’UE”, ha affermato il Segretario generale Pekka Pesonen, chiedendo al Collegio di adottare la misura il più presto possibile. Il presidente del gruppo di lavoro sul riso, Giuseppe Ferraris, ha affermato che il riso è “profondamente radicato nella cultura europea e viene prodotto in otto paesi (IT, ES, EL, PT, FR, BG, RO e HU, con l’Italia che rappresenta 50 % e Spagna 30% dell’area e della produzione della UE).
“Se il contingente e le importazioni di riso esenti da dazi provenienti dalla Cambogia e dal Myanmar continuassero al ritmo attuale, potrebbe essere abbandonata la produzione di riso della UE,” ha detto. Alla vigilia della votazione, il presidente della Confagricoltura d’Italia, Massimiliano Giansanti, ha insistito sul fatto che “esistono tutte le condizioni previste per la ripresa dei dazi nel triennio 2019-2022” a causa del “significativo danno economico” sofferto dal settore risicolo.