Semafori rossi: vittoria dell’Italia all’Onu

Esempio di etichettatura a semaforo

Vittoria dell’Italia all’Onu in materia agroalimentare. Durante l’evento di alto livello sulle malattie non trasmissibili che si è tenuto a margine dell’Assemblea Generale, e’ stata approvata la versione definitiva del documento in cui non si menzionano strumenti dissuasivi su prodotti alimentari e bevande.
Infatti i prodotti agroalimentari a più alto contenuto di grassi, zuccheri o sale non verranno etichettati con il semaforo rosso. Né verrà suggerito ai governi di tassare gli alimenti considerati meno salutari. Entrambe le indicazioni erano presenti nella prima stesura del documento dell’Oms e avrebbero danneggiato una lunga lista di Dop eccellenti (come l’olio extravergine d’oliva, il Prosciutto di Parma, il Grana Padano o il Parmigiano Reggiano) a favore dei prodotti delle multinazionali americane del food ritoccati con la chimica in laboratorio per rientrare nei parametri dell’Oms.

Esulta l’agroalimentare italiano, che aveva lanciato l’allarme dopo che nella bozza iniziale dell’Oms sembrava poter essere presente il richiamo a strumenti dissuasivi, come etichettatura a semaforo e tasse per prodotti contenenti sale, zucchero o grassi (pur non menzionando esplicitamente i nostri prodotti). Nel documento finale rimane invece il richiamo ad uno stile di vita adeguato e ad un equilibrio nutrizionale corretto.
La dichiarazione adottata al Palazzo di Vetro sulla lotta alle malattie non trasmissibili e’ “vaga e debole” e “i governi che continuano con il ‘business as usual’ hanno sangue sulle loro mani”, ha detto in un comunicato la Non Communicable Diseases (NCD) Alliance che si era battuta per l’inclusione nel testo di misure dissuasive più forti. “Siamo al momento della verita’. Vita e salute di milioni di persone sono in gioco”, ha detto Katie Dain, Ceo della alleanza a cui fanno capo oltre 270 organizzazioni della societa’ civile, persone malate di malattie non trasmissibili ed esperti. Le malattie non trasmissibili, secondo la NCD Alliance, uccidono globalmente quasi 41 milioni di persone all’anno, pari a sette morti su dieci. 17 milioni di queste morti son considerate premature.

“Siamo molti soddisfatti del risultato – ha detto Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare-. Dal testo definitivo sono stati cancellati sia il richiamo a qualsiasi etichetta dissuasiva, come il semaforo rosso oggi in vigore in Gran Bretagna e in Francia, sia il riferimento all’introduzion’e di una tassa per i prodotti con più elevato contenuto di sale, zuccheri o grassi. È la dimostrazione che le eccellenze alimentari italiane vincono contro chi voleva incentivare consumi di alimenti artificiali e di bassa qualità”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *