Il mercato della birra fermo da cinque anni
Il mercato mondiale della birra è statico da oltre cinque anni. Infatti se fino al 2012 ha regitrato una serie ininterrotta di aumenti produttivi e di consumi, dal 2013 la crescita si è arrestata. E’ quanto si evince dall’ultimo Barth Report secondo cui la produzione mondiale di birra nel 2017 è rimasta pressocchè invariata intorno ai 1.952 milioni di hl contro 1.950 dell’anno precedente, con un leggerissimo aumento dello 0,1%, corrispondente ad consumo pro capite medio tra i 26-27 litri/anno.
Tuttavia permangono notevoli differenze a livello dei singoli Paesi.
L’Europa è riuscita a mantenere il primato produttivo e dei consumi fino al 2008, dopodiché ha cominciato a perdere volumi e ora, con 524 milioni di hl, si colloca solo al terzo posto fra i vari continenti, superato sia dal continente americano che dall’Asia. I valori pro-capite in Europa si mantengono tuttavia ai livelli più alti del mondo. I Paesi dell’Unione Europea contano per il 76% dei volumi continentali, mentre il resto dell’Europa rappresenta il 24% a volume. Nell’ultimo triennio si è avuto un freno produttivo anche nei mercati dell’Est Europa che in precedenza avevano esplicato dei forti tassi di crescita. In particolare, il mercato russo, che negli anni precedenti era esploso, sta accusando ora dei cali produttivi e di consumo, soprattutto per la nuova legislazione punitiva dei consumi alcolici.
Nel continente americano la realtà è bifacciale. Mercato maturo, in crisi di crescita, nella parte settentrionale (USA + Canada + centro America) con una produzione complessiva di 370 milioni di hl e un mercato tendenzialmente in crescita in Sud America, con 226 milioni di hl.
Il continente con maggior produzione è quello asiatico che appena 5 anni fa era solo al terzo posto nella graduatoria produttiva mondiale dietro ad Europa e America; ma in quest’ultimi anni produzione e consumi sono cresciuti in maniera più accelerata rispetto agli altri continenti ed ora l’Asia ha conquistato la leadership mondiale con ca. 664 milioni di hl di birra prodotti nel 2017, anche se il pro-capite resta ancora compresso a livello di 15 litri/anno.
Forti i consumi in Estremo Oriente e in particolare in Cina.
Per quanto riguarda la produzione industriale i primi quattro grandi gruppi birrai assorbono il 54,5% della totale produzione mondiale di birra, mentre i primi 40 gruppi concentrano il 72,7%. I primi 40 gruppi censiti da Barth Report, hanno prodotto 1.723 mioni di hl, pari ad oltre l’88% dell’intera produzione mondiale.
Leader assoluto è il gruppo belga AB InBev che, dopo aver rilevato il Gruppo SAB Miller, attualmente concentra il 31,4% della produzione mondiale di birra, pari a 613 milioni di hl. e un fatturato di 56 miliardi di euro. Al secondo posto nella graduatoria mondiale si consolida il gruppo olandese Heineken con una quota dell’11,2% (pari a 218 milioni di hl) ed un giro d’affari di 22 miliardi di euro. Al terzo posto, con una quota a volume del 6,5% (cioè 126 milioni di hl) si conferma China Res. Snow Breweries, il più grande produttore cinese, noto per il brand Snow, la marca di birra più venduta al mondo. Segue il gruppo danese Carlsberg con una produzione di oltre 113 milioni di hl pari ad una quota del 5,8% ed un giro d’affari 2017 di 62 miliardi di corone danesi. Al quinto posto si collocano i nord americani del gruppo Molsom Coors con 117 milioni di hl e un giro d’affari di 11 miliardi di dollari.