Raffaele Drei nuovo presidente CRPV
Raffaele Drei è stato eletto alla presidenza del Centro Ricerche Produzioni Vegetali (CRPV) che ha nominato un nuovo Cda e dispone di una compagine aziendale più ampia, dopo l’entrata della bolognese Agribologna seguita a quella di New Plant (costituita da Apo Conerpo, Apofruit Italia e Orogel Fresco) e delle aziende aderenti al CAV, quali Geoplant Vivai, Vitroplant Italia e Vivai F.lli Zanzi. composto da: Marco Albertini (Progeo), Massimo Bondi (Promosagri), Massimo Bonetti (Coprob), Claudio Biondi (Cantine Riunite), Massimo Brusaporci (Alimos), Massimo Cristiani (Consorzio Patata Italiana di Qualità), Giuliano Donati (Granfrutta Zani), Raffaele Drei (Agrintesa), Gabriele Ferri (Patfrut/Naturitalia), Alberto Grassi (Apofruit), Stefano Lazzarini (Caviro), Realdo Mastini (Orogel Fresco), Ibrahim Saadeh (Pempa Corer), Davide Vernocchi (Apo Conerpo).
E’ stato anche approvato il bilancio 2017 che si è chiuso con un utile di esercizio in crescita e un patrimonio netto superiore al milione di euro.
“Il CRPV – ha dichiarato Drei – concentrerà il suo impegno sulle migliori risposte alle esigenze del sistema produttivo, contribuendo alla creazione di un sistema regionale della ricerca efficiente ed in grado di accompagnare le imprese agroalimentari nei processi di innovazione, facilitando la diffusione di buone pratiche sostenibili e promuovendo l’innalzamento costante della qualità”. In particolare, in riferimento al comparto delle drupacee, il neo presidente ha dichiarato: “Non possiamo permettere che la ricerca resti ferma al palo come purtroppo sta accadendo. Il progetto Maspes è uno strumento per contrastare proprio questo. Focus su caratteristiche organolettiche e resistenza alle malattie (Sharka in primis) sono le linee guida del nostro lavoro”.
Obiettivi, questi ultimi, condivisi anche dal direttore di CRPV Alvaro Crociani: “Resistenti alle principali malattie ed affidabili in termini di costanza produttiva e rusticità, queste cultivar, ottenute dopo anni di incessante lavoro, sono state studiate per essere proposte alla distribuzione commerciale con continuità di offerta e per conquistare nuovi mercati, anche internazionali. Un elemento decisamente qualificante e strategico per il comprensorio romagnolo, da sempre ai vertici in Italia per superfici di albicocche, pesche e nettarine con una produzione in grado di alimentare, tra PLV e indotto, un flusso economico stimabile in quasi 10 miliardi di euro. Le nuove selezioni varietali – conclude Crociani – sono state ottenute attraverso metodologie innovative basate sulla genomica ed in particolare sulla MAS (marker-assisted selection) detta anche selezione assistita, in grado di rendere più efficiente il lavoro di selezione varietale tramite l’ausilio di marcatori molecolari”.