Si sgonfia la domanda di pasta gluten free
Dopo il boom del 2015 quando la domanda è aumentata del 26,2% in volume e del 27 in valore, la domanda di pasta gluten free ha iniziato a rallentare. E nel 2017 il trend si è stabilizzato rispettivamente sul 5 e sul 4,1%. Segno di un consumo più maturo e più focalizzato sui casi di effettiva necessità. In Italia i casi di celiachia diagnosticati nel 2016 dal Ministero della Salute sono 198.427, mentre i consumi sono stati sostenuti anche dalla moda e dalla convinzione, errata, che la pasta senza glutine aiutasse a perdere peso.Inltre sta influendo anche il costo del prodotto che risulta anche 5 volte quello della normale pasta di semola.
Centro e Nord Italia sono le aree in cui il mercato tira di più (perfettamente in linea con i dati del ministero della Salute, che registrano in Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna il maggior numero di casi di celiachia diagnosticati), mentre all’estero la piazza di riferimento è rappresentata dal Nord Ovest degli Stati Uniti. E un nuovo mercayo è rapprsentato dal Giappone, Paese che tradizionalmente utilizza un’alimentazione priva di glutine.
Tuttavia sul fronte dell’export le nostre aziende scontano una competizione fortissima da parte dei competitor esteri, in particolare quelli del Nord America.