Caffè: il 93% degli italiani lo vuole espresso

Agli italiani il caffè piace espresso. E’ questa la tipologia preferita dal 93% dei nostri concittadini. Residuale la percentuale di chi predilige il caffè americano, orzo o altre tipologie di caffè (7%). E’ quanto emerge da una ricerca sulle abitudini dei consumatori della bevanda condotta da Coffe Monitor, sviluppato da Nomisma in collaborazione con Datalytics.
Chi consuma caffè espresso beve principalmente 1 o 2 tazzine al giorno (58%) e preferisce la mattina come momento di consumo: il 77% di chi beve caffè espresso lo fa tutti i giorni appena sveglio.
Questo perchè il 58% di chi beve caffè lo fa per trovare la carica necessaria ad affrontare la giornata. Espresso non è tuttavia solo fonte di energia, chi lo beve lo fa anche per il gusto (51%) ed in parte per abitudine (30%). Il caffè espresso evoca nell’immaginario dei consumatori momenti di relax (53%), un piacere (47%), ma al contempo un rito, una tradizione (37%).
Per questo ogni italiano spende in media 260 euro all’anno.

“Il nuovo Osservatorio lanciato con Nomisma diventerà uno strumento indispensabile per imprese e operatori di mercato. – afferma Davide Feltoni Gurini, Amministratore Delegato di Datalytics – Coffee Monitor è una dashboard preziosa sia per analizzare gli indicatori di successo a livello interno, sia per rimodulare le strategie di marketing in base alle performance dei singoli player del mercato italiano. Datalytics ha aiutato Nomisma a mettere a sistema tutti i dati e i KPI per offrire alle aziende un servizio di supporto alle strategie di business e di marketing”.

“In un mercato sempre più competitivo la capacità di ascolto del consumatore è fondamentale: i social media sono i nuovi luoghi di informazione, comunicazione e confronto delle esperienze.” – dichiara Luca Dondi dall’Orologio, Amministratore Delegato Nomisma “L’integrazione di informazione sulla profilazione dei consumatori e il monitoraggio delle conversazioni in rete rappresentano la nuova soluzione che Nomisma propone alle imprese per supportare le scelte dei brand del largo consumo (e non solo)”.

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