Macfrut: ortofrutta, governare i cambiamenti
“Il comparto ortofrutticolo sta attraversando una fase di grande cambiamento. L’evoluzione c’è sempre stata, ma in questi ultimi anni il fenomeno ha subito una forte accelerazione. Chi non si adegua ai cambiamenti tecnologici, ai nuovi mercati, all’uso dell’e-commerce, rischia di essere tagliato fuori. Così chi ha compreso l’importanza di rinnovarsi non ha problemi nel conquistare i mercati”.
Alla vigilia della 35esima edizione del Macfrut, che si aprirà domani al quartiere fieristico di Rimini, abbiamo sentito Renzo Piraccini, Presidente di Cesena Fiera che organizza la rassegna internazionale.
“Le aziende che stanno puntando sull’export, in particolare nei Paesi extra UE, ottengono ottimi risultati. Si tratta per lo più di imprese del settore tecnologico e del packaging. Le aziende che producono frutta e verdura, se non sono votate all’esportazione, faticano a reggere la concorrenza dei competitor europei e mondiali. Di fronte a questa situazione, una fiera come Macfrut, rappresenta non solo la vetrina in cui mostrare il proprio prodotto, ma anche il bacino delle conoscenze per verificare in quale direzione si stanno muovendo le imprese di tutto il mondo” osserva ancora Piraccini.
Nell’attuale fase che valore mantiene una Fiera come il Macfrut?
“Una rassegna come questa è indispensabile, e fortunatamente tutta la filiera italiana si è compattata attorno all’evento di Rimini. Il comparto sta attraversando una fase di grande cambiamento. L’evoluzione c’è sempre stata, ma in questi ultimi anni il fenomeno ha subito una forte accelerazione. Chi non si adegua ai cambiamenti tecnologici, ai nuovi mercati, all’uso dell’e-commerce, rischia di essere tagliato fuori. Macfrut va a scongiurare questo pericolo portando a conoscenza di tutti le novità e facendo incontrare gli operatori. Nei padiglioni di Rimini gli addetti del settore potranno toccare con mano quanto c’è di nuovo sia sui prodotti, sia sui processi produttivi. Forzando un po’ il concetto, mi viene da dire che se non sei a Macfrut non fai parte del sistema ortofrutticolo”.
Come sta andando il nostro comparto ortofrutticolo?
“Il 2017 sarà ricordato come l’anno del record nelle esportazioni. Per la prima volta infatti è stato superato il muro dei 5 miliardi di euro con un incremento del 2,5% che pongono il settore ortofrutticolo al secondo posto come valore nell’agroalimentare italiano. Solo il vino ha fatto meglio, con 6 miliardi di euro, tutto il resto viene dopo con conserve e succhi vegetali a quota 3,2 miliardi di euro, anch’essi cresciuti anche se in misura minore (+1%). La quota maggiore dell’export è rappresentata dalla frutticoltura (3,7 miliardi di euro), minore ma sempre di rilievo la quota orticola (1,4 miliardi). Nel 2017 sono state prodotte in Italia circa 18.400.000 tonnellate di ortofrutta destinata al consumo fresco (compreso le patate), il +3% rispetto al 2017. Oltre 6.000.000 di tonnellate hanno riguardato la frutta fresca, registrando un -5% sul 2016; 9.500.000 tonnellate hanno invece interessato gli ortaggi, +8% sul 2016 di cui circa 1.400.000 tonnellate di patate. Gli agrumi con circa 2.900.000 tonnellate sono saliti del 5% rispetto al 2016.”
Ci dia qualche numero su questa edizione di Macfrut
“Prima di tutto la fiera cresce. Vi saranno oltre 55mila metri quadrati di spazi occupati (+10% sul 2017, +100% in quattro anni), 8 padiglioni, oltre 1100 espositori di cui il 25%esteri (+40% in quattro anni), 1500 buyer da tutto il mondo. Unica fiera di filiera in ambito internazionale, undici sono i settori espositivi in rappresentanza di tutti gli anelli del sistema: sementi; novità vegetali e vivaismo; tecnologie di campo; mezzi tecnici; produzione, commercio e distribuzione; biologico; macchinari e tecnologie del post raccolta; materiali e imballaggi di confezionamento; quarta gamma; logistica; servizi”.