Macfrut 2018: innovazione e internazionalizzazione

La presentazione di Macfrut a Roma

Innovazione e internazionalizzazione sono le strade attraverso cui passa lo sviluppo del sistema ortofrutticolo italiano. Nel 2017 l’Italia ha esportato prodotti, ortofrutticoli per 5,1 miliardi di euro con un aumento del 2,5% sul 2017. Un  risultato che pone il settore ortofrutticolo al secondo posto come valore nell’agroalimentare italiano, subito dopo il vino.
Nel 2017 sono state prodotte in Italia circa 18.400.000 tonnellate di ortofrutta destinata al consumo fresco (compreso le patate), il +3% rispetto al 2017. Oltre 6.000.000 di tonnellate hanno riguardato la frutta fresca, registrando un -5% sul 2016; 9.500.000 tonnellate hanno invece interessato gli ortaggi, +8% sul 2016 di cui circa 1.400.000 tonnellate di patate. Gli agrumi con circa 2.900.000 tonnellate sono saliti del 5% rispetto al 2016.
Le cifre sono state rese note questa mattina a Roma durante la presentazione dell’edizione 2018 del Macfrut, la fiera internazionale della filiera ortofrutticola che si terrà a Rimini dal 9 all’11 maggio prossimi.
Un’edizione che fa leva, appunto, su innovazione e internazionalizzazione.
Undici sono i settori espositivi in rappresentanza di tutti gli anelli del sistema: sementi; novità vegetali e vivaismo; tecnologie di campo; mezzi tecnici; produzione, commercio e distribuzione; biologico; macchinari e tecnologie del post raccolta; materiali e imballaggi di confezionamento; quarta gamma; logistica; servizi.
Tante le novità della 35esima edizione a partire dalla grande coesione attorno alla fiera. A Macfrut si ritrovano le principali organizzazioni del settore ortofrutticolo, dall’ACI (Associazione delle Cooperative Italiane) a Fruitimprese, da Italia Ortofrutta a Italmercati, da Fedagro Mercati ad Assosementi, da Cso Italy ad Assomela, da Coldiretti ad ANBI (Associazione delle Bonifiche Italiane). Tutti insieme nella kermesse fieristica, congiuntamente a tante imprese private e cooperative (con tante new entry) che hanno deciso di mettersi in mostra nella vetrina internazionale dell’ortofrutta italiana.
Un’edizione, quella 2018 del Macfrut, che punta particolarmente sull’internazionalizzazione. Ben 20 le missioni internazionali che hanno “seminato” la kermesse dell’ortofrutta in quattro Continenti, con risultati positivi in termini di espositori e partecipanti. Tutto questo si aggiunge a un quadro generale che vede l’incremento di buyer internazionali invitati, arrivati alla cifra record di 1500 (solo quattro anni fa erano 250), col quale gli espositori si possono interconnettere attraverso la piattaforma multimediale b2b messa a loro disposizione.
E ancora, la presenza dei maggiori gruppi della Grande distribuzione europea, 30 top buyer internazionali del food invitati in sinergia con Cibus, una forte partecipazione dall’Est Europa di buyer e produttori, così come la presenza dei principali importatori del Golfo Persico (Emirati, Bahrein, Qatar), India e Sud Est Asiatico (Malesia, Singapore).
Numerose le novità anche sul fronte dell’innovazione.  Verranno così persentati diversi  progetti che vanno dalla genetica delle aziende sementiere alle tecnologie del pre e post raccolta, fino alla quarta gamma. Non solo. L’Italia da sempre è leader mondiale delle tecnologie meccaniche per le aziende ortofrutticole, sia ad indirizzo orticolo sia frutticolo. Ben 15.000 metri saranno dedicati all’area pre-raccolta – Macfrut Field Solution – con tutte le principali novità di settore.
In Fiera ci sarà anche un’area ‘dinamica’, AcquaCampus, un campo dimostrativo di 500 metri quadrati dove si potranno vedere in azione gli impianti di irrigazione tecnologicamente più avanzati, presentati dalle aziende leader mondiali.

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