Le piadine CRM al fondo Usa Aksìa Capital IV

La società di Private Equity Aksìa Group SGR SpA annuncia l’acquisizione del 100% dell’azienda modenese CRM, da oltre 40 anni leader nella produzione di piadine, tigelle, sfogliate, focaccine e basi per pizza, distribuite con il proprio marchio e per conto delle migliori insegne della grande distribuzione.
CRM, azienda fondata nel 1974 da Renzo Montagnani e Carla Rebecchi nell’arco di quattro decenni è passata dall’essere un piccolo produttore locale ad uno degli attori principali del mercato. L’azienda, che ha un fatturato annuo di 20 milioni di euro e EBITDA pari a circa il 20%, ha da sempre puntato sull’innovazione e sulla qualità del prodotto e delle materie prime nel rispetto dei sapori dell’antica tradizione. Negli ultimi anni CRM ha visto salire sensibilmente l’attenzione dei consumatori verso cibi sani, leggeri e di elevata qualità e ha lanciato una nuova linea di prodotti a farina biologica, farro, kamut e integrale, che ha riscosso molto successo. CRM vanta un sito produttivo all’avanguardia di circa 16.000 mq a cui si aggiunge un nuovo impianto automatizzato per la produzione di piadine, il più grande in Italia che raddoppierà la capacità produttiva e doterà la società degli strumenti necessari per affrontare le sfide del mercato internazionale.
Con l’operazione la famiglia Montagnani passerà la gestione dell’azienda ad Aksìa Group SGR SpA, che inserirà nuove figure manageriali per rafforzare la struttura esistente con l’obiettivo di permettere al gruppo di consolidare una forte crescita. «Abbiamo deciso di investire in un leader indiscusso in questo mercato – dichiara Marco Rayneri, Partner di Aksìa Group -. Il nostro piano di sviluppo, contestualmente all’introduzione di una struttura manageriale e alla crescita dell’azienda in Italia e all’estero, prevede ulteriori investimenti in capacità produttiva, una nuova strategia di marketing e comunicazione ed il lancio di nuovi prodotti. Inoltre, valuteremo il rafforzamento e l’espansione della società anche attraverso acquisizioni».
L’operazione è stata finanziata al 60% attraverso un veicolo di investimento capitalizzato da Aksìa in cui Equita, con il suo fondo di private debt guidato da Paolo Pendenza, al suo quinto investimento, ha sottoscritto per intero un prestito obbligazionario e ha investito il 6% dell’equity dell’operazione. Inoltre, l’operazione è stata finanziata al 40% da Banca IFIS S.p.A.

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