Prodotti vegan: un mercato sempre in crescita

Stiamo assistendo a un vero e proprio boom del numero dei consumatori vegani in Italia con una crescita del mercato stimato a volume in 700 milioni di euro nel 2016 per quanto riguarda gli alimenti commercializzati come vegani (Rapporto Eurispes 2017). Secondo i dati emersi dall’analisi, in particolare, il 7,6% dei nostri connazionali segue una dieta vegetariana o vegana: i primi sono il 4,6% (-2,5% rispetto al 2016), mentre i secondi rappresentano il restante 3% (ma crescono di 2 punti percentuali).
Nonostante il successo e la crescita del comparto, però, manca ancora una normativa per la sua definizione e disciplina: un vuoto giuridico che ha portato alla nascita di certificazioni volontarie per dare al consumatore la garanzia di prodotti eticamente vegani.
I player già attivi nel settore vegano hanno arricchito ulteriormente il proprio assortimento con linee create ad hoc soprattutto nell’ultimo biennio. Ne è un esempio Germinal Bio, presente nel comparto da 15 anni, che nel 2015 ha lanciato una gamma dedicata al consumatore vegano: Germinal Bio Vegan.
Nel 2016 sono poi stati presentati anche I Freschi di Germinal Bio, una linea di piatti pronti bio, vegan e senza glutine.
Tra le aziende maggiormente attive nel comparto rientra anche Valbona, presente sia nel fresco (dove ha debuttato cinque anni fa) che nel conserviero (core business aziendale). Fiore all’occhiello dei freschi sono le Veganette, gli affettati di verdura certificati vegan, senza glutine, lattosio, uova e soia, fonte di Omega 3. La gamma è composta da Veganette ai Carciofi con semi di lino, ai Pomodori con semi di canapa, agli Spinaci con semi di canapa e ai Peperoni con semi di lino. Nel conserviero, invece, abbiamo una linea dedicata 100% vegetale, senza glutine né formaggio ma con il Tofu: Pesto verde, Pesto rosso, Crema di Zucchine e Crema di Peperoni e Carote.