La domanda di prodotti gluten free cresce più dell’offerta

Il mercato del gluten free vale nel mondo quasi 3 miliardi di euro ed è in costante crescita. La spinta viene non solo dai celiaci che necessitano di alimenti privi di glutine, ma anche, e sempre più, da non celiaci che abbracciano la moda dei consumi gluten free.
Così se nel nostro paese i celiaci rappresentano lo 0,3% della popolazione, vale a dire circa 200.000 persone sono molti di più i consumatori di prodotti privi di glutine.
Secondo i dati di Euromonitor, nel 2016 il mercato dei prodotti senza glutine ha raggiunto i 2,9 milioni di euro, corrispondente ad una crescita del 93% rispetto al 2011, quando le vendite di questo tipo di cibo superavano gli 1,5 milioni di Euro. Sempre secondo Euromonitor, ci si aspetta per il 2020 un’ulteriore crescita del 38%, fino a raggiungere i 4 milioni di euro.
Se aumenta la domanda, però, l’offerta ancora non si è pienamente adeguata tanto che negli ultimi dodici mesi, si è ridotta del 26%.
Allo stesso tempo, le ricerche di promozioni per queste referenze, in Italia, sono aumentate del 56% negli ultimi 12 mesi. Questo perché gli italiani confrontano i prezzi e cercano le offerte prima di recarsi nei negozi. E’ il quadro che emerge dallo studio condotto da Tiendeo.it, il sito di riferimento per volantini geolocalizzati e offerte. Secondo il confronto realizzato dal portale, la differenza di prezzo tra prodotti con e senza glutine è molto significativa. Ad esempio, la pasta senza glutine (prodotto gluten free più ambito su Tiendeo.it, con due ricerche su tre) è del 375% più cara rispetto a quella tradizionale e il costo al chilo della farina senza glutine è di 11,13 euro rispetto agli 1,19 euro della farina comune. Per questo, e grazie all’aumento della presenza di prodotti senza glutine (a +288%, ad esempio, la pasta tra i volantini pubblicati su Tiendeo.it), è cresciuto l’interesse dei consumatori verso l’aspetto informativo circa i prodotti disponibili, i prezzi e le offerte in corso, allo scopo di risparmiare.