Investinfood acquisisce la maggioranza di Zushi

Paolo Colonna e Valeria Lattuada, nuovi soci di maggioranza di Zushi

Paolo Colonna e Valeria Lattuada entrano nel capitale della società di ristorazione d’ispirazione giapponese di qualità attraverso Investinfood, società appositamente costituita. L’accordo riserva una quota del 55% del capitale della società fondata dall’imprenditore veronese Cristiano Gaifa che continuerà a mantenere la gestione con l’incarico di amministratore delegato e una partecipazione del 35%. Il restante 10% di Zushi Italia va al fondo d’investimento DVR Capital.
L’operazione ha comportato un invetimento di 20 milioni di euro finanziato in gran parte da Unicredit.
“Scopo dell’acquisizione è quello di contribuire a un rapido sviluppo della catena Zushi anche con nuove aperture in tutta Italia”, spiega a Italian Food Today Paolo Colonna. “Per noi questo significa poi anche l’ingresso nella ristorazione che riteniamo un settore importante dell’economia italiana, dove le opportunità sono certamente superiori all’attuale livello di imprenditorialità”.
Attualmente Zushi conta in Italia 21 locali, 11 dei quali a gestione diretta. Il programma di ampliamento prevede di arrivare a 50 locali nei prossimi 5 anni. E non si esclude neppure l’estero. “Ci stiamo pensando perchè l’Europa è al centro dei nostri interessi. Tuttavia vista la tipologia di prodotto sarà fondamentale spingere al massimo sul controllo di qualità e sulla logistica”. La deicatezza della materia prima utilizzata nei ristoranti della catena imporrà, insomma, delle particolari attenzioni non solo nei locali in Italia ma anche in quelli in Europa, più distanti dalla sede centrale di Verona.
Zushi Japanese Restaurants è stata fondata nel 2006. Nel 2016 ha realizzato un fatturato che ha sfiorato i 24 milioni di euro.
Paolo Colonna è stato a lungo a capo di Permira in Italia, mentre Valeria Lattuada vanta una forte esperienza nel private equity con un passato come partner di Investitori Associati e di recente nel fondo di private debt di Muzinich & Co.