L’Ue decide controlli più severi sulla qualità alimentare
Nuove misure per inasprire i controlli sulla catena di produzione alimentare sono state approvate mercoledì dal Parlamento europeo. La nuova direttiva, frutto di un accordo informale fra deputati e ministri UE, mira a migliorare la tracciabilità del cibo, combattere le frodi e ristabilire la fiducia nelll’integrità della filiera alimentare. La normativa garantirà un sistema di controllo completo, integrato e più efficiente nel campo delle regole di sicurezza del cibo e delle sementi, dei requisiti di sanità per piante e animali, di produzione organica e di denominazione di origine controllata.
L‘accordo raggiunto tra i deputati e il Consiglio dei ministri include:
– un approccio globale, coprente tutte la filiera agroalimentare: controlli su cibo, sementi, sanità della piante, pesticidi, benessere degli animali, indicazioni geografiche, agricoltura biologica;
– controlli a sorpresa basati sul rischio in tutti i settori;
– maggior impegno contro pratiche fraudolente o ingannevoli;
– accordi d‘importazione su animali e prodotti importati da Paesi terzi;
– controlli da parte della Commissione europea negli Stati membri e nei Paesi terzi.
I recenti scandali di frodi alimentari, come lo scandalo della carne di cavallo, hanno mostrato la necessità di controlli più efficienti da parte delle autorità per proteggere sia i consumatori sia i produttori onesti dai rischi che potrebbero crearsi in caso di violazione delle regole lungo la filiera alimentare.
Le nuove regole seguiranno un approccio basato sul rischio, rendendo dunque possibile alle autorità competenti di focalizzare le proprie risorse sui problemi più gravi (considerando tutti i rischi e non solo i rischi per la salute).
Per poter stabilire una struttura generale coerente, la proposta di regolamentazione contiene, in un singolo testo regolamentare, i controlli ufficiali su tutti i settori della filiera agro-alimentare (attualmente divisi in circa 16 diverse regolamentazioni o direttive). La proposta prevede una revisione approfondita delle disposizioni esistenti, con l’obiettivo di eliminare sovrapposizioni di regolamentazione, tenendo un approccio proporzionato e flessibile, in modo da essere in grado di reagire più prontamente alle situazioni di emergenza, per, ad esempio, definire procedure più rapide per l’accreditamento dei laboratori ufficiali.